domenica, febbraio 25, 2007

Sogno Ep.2

Una volta sentito chiedere il mio numero,chiedo al bibliotecario barbuto un titolo di Verne e sentendo che parlo in Italiano,questi si illumina,si eccita e mi dice: "Finalmente qualcuno della madre lingua! Di dove sei?"
Mi rincuora questa accoglienza e gli spiego della mia provenienza e comincio a raccontargli del mio viaggio.
Ma vengo interrotto,mi dice che non è più orario di richieste per quel giorno,poichè cominciava la pioggia!!
La pioggia?!?
Prima di chiedere spiegazioni,vengo spinto fuori dall'edificio dal ragazzino biondo,che al termine del suo lavoro,deve uscire anche lui e far uscire tutti... sempre più strana la faccenda.
Mentre effettivamente la pioggia scende e le goccie scorrono sulla mia faccia,guardo il cielo plumbeo,sono stupito,inebetito e mi ritrovo non so come,seduto sui gradini del palazzo,col ragazzino al fianco.
Cominciamo a parlare,gli chiedo del suo lavoro.
Mi racconta che deve andare a prendere i volumi ordinatigli,salendo sugli scaffali dei lunghissimi corridoi della biblioteca,ma solo fino ad un certo punto,fin dove la luce glielo permette,oltre non si può addentrare,gli è vietato,vi sono i volumi più antichi,che non sono mai nelle sue comande e che se tentasse di addentrarsi,sarebbe punito severamente.
Nel frattempo si avvicinano di corsa delle persone,in divisa militare,fra le quali una giovane donna dai lunghi capelli ricci che si rivolge come una madre al ragazzino incitandolo a rincasare.
Infatti con un veloce saluto,questi si allontana sotto la pioggia.
Vedo questa specie di task-force stendere dei teloni grigi nell'androne del palazzo e la bionda si siede accanto a me e si complimenta,per il posto riparato che avrei secondo lei trovato...
sempre più confuso,le chiedo cosa stesse succedendo e lei mi chiede di potersi coprire con la mia mantella.
Ma quale mantella? Semplice,la mantella grigia,incerata che è appena apparsa sulle mie spalle! Ovvio....
Si stringe a me e mi dice che anche quel giorno si sarebbero dovuti avventurare nel profondo di quei corridoi,appena avessero avuto l'ordine.
Perchè? Chiedo io...
Per trovarli,risponde lei,per vederli,quegli esseri che sanno tutto su tutto,che non vogliono essere visti,che custodiscono le risposte che vanno difese dalle domande.
E prima che possa chiedere spiegazioni più precise,i boccoli biondi spariscono,il verde di quegli occhi,la bocca che mi dice frasi così sibilline,sparisce.

Nessun commento: